Materie prime d'eccezione: il miele, una storia millenaria.

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Vi siete mai soffermati sull’eccezionalità di ingredienti così semplici come quelli dell’arantzada?

In effetti, quando apriamo il nostro scrigno di cartone e veniamo accolti dalla dolcezza agrumata dei fagottini dorati non ragioniamo troppo sulle materie prime, preferiamo piuttosto assicurarci che siano squisite per il palato!

Eppure, ogni singolo ingrediente ha una sua storia, un cammino iniziato lontano e di certo al di fuori del nostro piccolo laboratorio dove essi si incontrano.

Il miele per esempio è una storia millenaria.

Sebbene il primo incontro fra l’uomo e il miele risalga a 10 mila anni fa, la comparsa delle prime piante produttrici di pollini e nettare è documentata a circa 150 milioni di anni fa, seguita da quella delle api circa datata tra 50 e 25 milioni di anni fa.

Popoli antichissimi come gli Egizi , Assiri e Babilonesi, così come i Greci e i Romani hanno elevato il miele a prezioso alimento d’élite, secondo i Greci e i latini era addirittura il segreto dell’immortalità divina. Le ben note proprietà del miele, rinvigorenti, antisettiche e mediche nonché cosmetiche, erano legate indissolubilmente alla sua valenza rituale: riti, sacrifici, mummificazioni, offerte votive e tributi avevano come protagonista il prezioso nettare.

In Sardegna, l’apicoltura ha altrettante radici antichissime che affondano addirittura all’epoca pre-romana; nel Medioevo, come in gran parte dell’Europa, veniva prodotto nei monasteri ed usato come antisettico, conservante e dolcificante.

Il miele per la nostra terra è motivo di grande orgoglio non solo per le numerose varietà prodotte che racchiudono in sé tutte le ricchezze del Mediterraneo ma anche perché esso è un tutt’uno con la nostra tradizione dolciaria.

Ogni volta che assaggiate un po’ di arantzada, o semplicemente un cucchiaino di miele, entrate a far parte di una storia straordinaria!

Buon inizio settimana e sogni in arancio a tutti!